EFFETTI DELLA PAURA

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effetti della paura

EFFETTI DELLA PAURA

Category : DIFESA PERSONALE

Effetti della Paura

La paura è un’emozione naturale del nostro corpo, può sembrare strano ma proprio grazie alla paura il genere umano è arrivato al giorno d’oggi. Essa è un campanello d’allarme che indica all’uomo l’arrivo di un pericolo, come dire “attento! non fare questo o non andare li, ecc”. Chi non ha paura di fronte a nulla può essere che soffra di un disturbo.

La paura può essere sintomo o disturbo per una persona? Assolutamente No! La paura scatta proprio quando dobbiamo uscirne da situazioni veramente estreme! Chi è più intelligente, chi in un giardino zoologico si rifiuta di scendere dalla propria auto per andare ad accarezzare una tigre (perchè scatta la paura) o l’incosciente che apre lo sportello e rischia di essere sbranato? A voi la risposta! La paura è di vitale importanza nel nostro corpo per sopravvivere! La paura a volte potrebbe però diventare anche un disturbo da non sottovalutare!

Appena il cervello riconosce una situazione di pericolo potenzialmente mortale, le ghiandole surrenali rilasciano tantissima adrenalina nel sistema circolatorio. L’adrenalina è un ormone in grado di produrre forti cambiamenti fisici, psichici e percettivi.

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Sotto quest’esperienza, il corpo umano subisce una serie di fenomeni naturali che possono essere riassunti brevemente in:

Effetto visione Tunnel: l’effetto dell’adrenalina fa dilatare le pupille e la messa a fuoco si concentra sulla minaccia che si sta vivendo. Tutto questo porta alla perdita della visione periferica, dove purtroppo potrebbe portare ad effetti più seri. Si guarda il primo aggressore di fronte e si perde la percezione del branco che ci gira intorno. Spesso questo tipo di visione fa ricordare alla vittima esempio, la canna di una pistola, le mani o la bocca durante uno stupro, ecc.

Aumento della frequenza cardiaca: il battito cardiaco aumenta notevolmente.

Aumento della sudorazione: in effetti sotto l’effetto della paura, il volto della vittima cambia, le orecchie si arrossiscono, il corpo suda freddo.

Diminuzione dell’udito: il cervello elimina tutti i suoni e i rumori che non sono coinvolti in primo piano durante un aggressione. Se l’aggressore ci urla con una pistola puntata “tira i soldi” il nostro udito si focalizza solo sulla minaccia reale, in questo caso perdendo tutto il resto proprio come la visione a tunnel.

Respirazione breve: il respiro della vittima è breve e la parte del torace si alza e si abbassa a vista d’occhio.

Rigidità muscolare: l’adrenalina mette a prova tutta la muscolatura scheletrica per capire se “attaccare o fuggire” da un aggressione di qualsiasi genere.

Bocca secca: vi è una riduzione della saliva e del muco.

Voce strozzata: vi è una riduzione del volume della voce con notevoli strozzature.

Riduzione del dolore: tra le tante cose negative, una cosa positiva c’è, il dolore si riduce nel corpo.

Moviola: alterazione della percezione del tempo, visione al rallentatore degli eventi che accadono.

Alterazioni dei colori: i colori spesso vengono alterati per effetto di tale fenomeno.

Le reazioni al pericolo sono identificabili in una sequenza che inizia con una risposta di (freezing), letteralmente congelamento, ovvero una risposta dove il corpo rimane immobile e l’individuo può scrutare il pericolo per poi decidere se è meglio scappare (flight) o se costretti a lottare (fight).

In sintesi:

Freeze (congelamento): ad esempio, camminiamo in una zona buia e a rischio, sentiamo un rumore e scorgiamo un gruppo di uomini (poco raccomandabili) non distanti da noi. Freeze è la prima reazione e non è altro che la prima risposta alla paura, perché tende a verificarsi quando la minaccia è ad una certa distanza, e il gruppo di uomini non è ancora consapevole della nostra presenza.

Flight (fuga): non appena ci si blocca, a causa della risposta di Freeze, ci accorgiamo che il gruppo in questione inizia ad avvicinarsi a passo veloce verso di noi con minacce,  la risposta successiva è quella di fuggire dalla minaccia. Il movimento del gruppo e la minaccia ha rotto la nostra attenta immobilità e ci fa allontanare.

Fight (combattimento): se non abbiamo via di fugga, e la minaccia diventa davvero un reale pericolo, la maggior parte di noi prenderà la contromisura cercando di lottare per la sopravvivenza. 

Fright (paura e immobilità tonica): quando le reazioni “fuggi o combatti” sono inutili, si viene presi dal terrore e si rimane  immobilizzati, catturati nella presa dello spavento stesso.

Faint (svenimento): se il corpo non riesce a far fronte a tutte le fasi descritte in precedenza, avviene Faint o la perdita improvvisa della coscienza. 

ASD I CINQUE ANELLI
(ARTI ORIENTALI – KRAV MAGA – GOSHIN JITSU – BENESSERE)

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